5 May 2024

Italian Language Press Release of Third Ensilication Paper

Ricerca pioneristica rende sicure le vaccinazioni per i bambini a tutte le temperature

Un nuovo metodo per far arrivare le vaccinazioni ai bambini in paesi a basso reddito fa il primo passo per diventare realtà, grazie al lavoro innovativo realizzato presso l’Università di Bath (Regno Unito).

I vaccini sono notoriamente difficili da trasportare verso posti remoti o pericolosi, poiché si danneggiano se non sono refrigerati. Le inoculazioni sono sicure tra i 2°C e gli 8°C, ma ad altre temperature le molecole delle proteine iniziano a denaturarsi, rendendo inefficace il vaccino. Per questo motivo, vi sono milioni di bambini che non possono beneficiare di queste inoculazioni vitali.

Tuttavia, alcuni scienziati hanno trovato il modo di impedire che si rovinino i vaccini a causa del riscaldamento. Ricoprendo le molecole delle proteine con un guscio di silice, si garantisce che la struttura dei vaccini rimanga intatta, anche se gli stessi vengono riscaldati fino ai 100°C, o immagazzinati a temperatura ambiente fino a tre anni.

La tecnica per ricoprire il vaccino con uno strato di silice fatto su misura – un processo noto come ensilication in inglese – è stato sviluppato a Bath da un team in collaborazione con l’Università di Newcastle (Regno Unito). Due anni fa, è stato osservato il successo di questa tecnologia innovativa in laboratorio ed oggi è stata dimostrata la sua effettività anche nella vita reale.

Nel loro ultimo studio, pubblicato nella rivista Scientific Reports, i ricercatori hanno mandato campioni del vaccino contro il tetano da Bath a Newcastle per posta. Compreso nei campioni c’erano sia tanti vaccini ricoperti di silice, che quelli normali. Il pacco ha impiegato alcuni giorni a compiere il tragitto di 300 miglia e ad arrivare per posta. Quando alcune dosi di vaccino ricoperto di silice sono state iniettate in un gruppo di topi, è stata ottenuta una risposta immunologica, la quale ha dimostrato che il vaccino era attivo. Invece, nei topi ai quali era stata iniettata una dose del vaccino senza protezione, non è stata rivelata nessuna risposta immunologica, il che indica che il farmaco era stato danneggiato durante il viaggio.

La Dott.ssa Asel Sartbaeva, la quale ha gestito il progetto dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Bath, ha commentato: “i dati sono promettenti, perché dimostrano che ricoprire i vaccini con silice conserva tanto la struttura delle proteine del vaccino, quanto la propria funzione: l’immunogenicità”.

“Questo progetto si incentra sul tetano, il quale fa parte del vaccino DPT (contro la difterite, la pertosse ed il tetano). Questo viene dato ai bambini in tre dosi. Il prossimo passo sarà quello di sviluppare un vaccino termicamente stabile contro la difterite e la pertosse. Infine, vogliamo creare una protezione di silice per tutto il vaccino triple  (DPT), perché ogni bambino nel mondo possa ricevere il vaccino DTP senza dover dipendere dalla distribuzione della catena del freddo”.

La catena del freddo richiede che il vaccino venga refrigerato dal momento in cui si produce fino a che sia arrivato a destinazione.

La silice è un materiale inorganico e non tossico e la Dott.ssa Sartbaeva stima che i vaccini protetti dalla silice potrebbero essere usati per gli umani entro cinque o quindici anni. La dottoressa spera che la tecnologia sviluppata per ricoprire le proteine con silice si possa usare per immagazzinare e trasportare tutti i tipi di vaccini per i bambini e anche altri prodotti proteici, come gli anticorpi e gli enzimi.

“Infine, vogliamo rendere possibile che tutti i farmaci importanti siano stabili, in modo da essere ampiamente disponibili”, aggiunge la Dott.ssa Sartbaeva. “L’obiettivo è quello di eliminare le malattie prevenibili tramite vaccinazioni nei paesi a basso reddito, usando le vaccinazioni termicamente stabili ed eliminando la dipendenza dalla catena di freddo”.

Attualmente, Il 50% dei vaccini viene smaltito prima di essere usato, a causa dell’esposizione a temperature subottimali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 19,4 milioni di bambini non hanno ricevuto i vaccini vitali routinari nel 2018.

La ricerca a Bath è stata finanziata dalla Royal Society, Alumni Fund (Società Reale, Fondo di ex-Alunni) all’Università di Bath, specificamente la Annett Trust (la fondazione Annett), il Consiglio delle Ricerce di Science Biotecnologiche e Biologiche (BBSRC), il Consiglio di Ricerca Medica (MRC) e il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC).

https://www.nature.com/articles/s41598-020-65876-3

https://researchportal.bath.ac.uk/en/persons/asel-sartbaevahttps://vimeo.com/420195230